Un imprenditore italiano di Campobasso è stato pizzicato a Lampedusa su un barcone dei migranti proveniente dalla Tunisia. Non c’era da aspettarselo eppure è capitato, anche gli italiani prendono i barconi per venire in Italia dall’Africa! Fa proprio ridere eppure quest’uomo italiano ha davvero snobbato il classico volo d’aereo o il viaggio comodo in nave che poteva permettersi grazie al suo regolare passaporto italiano. Come nel film Tolo Tolo di Checco Zalone l’uomo si è imbarcato con i migranti per tornare in Italia sbarcando a Lampedusa. Ma qual è stata l’assurda ragione per cui l’avrebbe fatto? Ce ne parla La Repubblica.
Un italiano rimpatria sul barcone dei migranti come in Tolo Tolo
Incredibilmente un uomo italiano rimpatria sul barcone dei migranti come in Tolo Tolo, il film di Checco Zalone che ha una trama simile a questa assurda storia vera riportata da La Repubblica. Come sempre, trovate il titolo originale dell’articolo nell’immagine in evidenza, se volete approfondire la notizia sul quotidiano online.
“Dalla Tunisia fino a Lampedusa sul barcone dei migranti. Un imprenditore italiano di 40 anni, originario di Santa Maria del Molise, ha scelto di ritornare a casa così piuttosto che in aereo o in nave che da cittadino italiano, con regolare passaporto, avrebbe naturalmente potuto prendere. Come nel film Tolo Tolo di Checco Zalone.”
Perché non ha prenotato un volo aereo se aveva il regolare passaporto italiano?
E’ Repubblica a spiegare le motivazioni di questa assurda storiella vera. “L’uomo, che alcuni anni fa aveva aperto un’azienda tessile in Tunisia, si è trovato in difficoltà economiche, inseguito dai creditori e, probabilmente, anche dalle autorità tunisine e il 19 settembre ha scelto la via della fuga sfidando il Mediterraneo.” Quando si dice di essere “all’ultima spiaggia” forse si intende una situazione di questo genere. Insomma, un uomo sprezzante del pericolo che è riuscito nell’impresa di tornare a casa grazie al costante flusso migratorio verso Lampedusa.
“E’ arrivato a Lampedusa il 20 settembre nel weekend in cui sull’isola, approfittando del bel tempo, sono approdati ben 26 tra barchini e barconi in poco più di 24 ore. L’imprenditore molisano viaggiava su un piccolo peschereccio insieme ad altre 50 persone. Quando la guardia costiera lo ha individuato con enorme sorpresa ha detto subito di essere italiano e ha mostrato il passaporto.” Non è esattamente la procedura standard. “A terra gli è stato fatto il tampone (covid, ndr), negativo, e dopo le procedure di identificazione è stato fatto partire ed è tornato a casa sua a Santa Maria del Molise dove sta trascorrendo la quarantena.” L’accaduto risale nel momento peggiore dell’ultimo ventennio, ossia in piena pandemia da Covid-19, e gli è toccata pure la quarantena, probabilmente si sarà ristorato!
“Il sindaco del piccolo centro del Molise Michele Labella è andato a trovarlo a casa: ” Il nostro concittadino si è regolarmente dichiarato alla azienda sanitaria locale e sta trascorrendo la quarantena a casa sua”. Nessun reato, un cittadino italiano con i documenti in regola può rientrare nel suo Paese come vuole. Ma in Sicilia gli inquirenti stanno facendo approfondimenti sul suo status per capire se l’uomo fosse in qualche modo ricercato dalle autorità tunisine, cosa che spiegherebbe la sua scelta di non presentarsi in un luogo di frontiera in Tunisia.”
Speriamo che per questo italiano ci sia presto occasione di tornare a usare i comuni mezzi di trasporto e che questa esperienza rimanga solo una storia buffa da raccontare ai nipoti un giorno!
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